Prendiamo atto che la Regione Emilia Romagna ha finalmente deciso di cambiare rotta smettendo la melina dei parametri che da oltre un anno usava e che ancora il 13 gennaio presentava come novità. Il progetto sperimentale che la Regione si impegna a fare approvare in 60 giorni dal Ministero responsabilizza il Ministero, la Regione, i partiti della maggioranza governativa a dare una soluzione.
E dall’ottobre del 2017 che lottiamo per stanare tutti dalla loro facile posizione di scaricabarile.
Sarà ancora una volta una presa in giro come la precedente richiesta di deroga?
Ancora una volta useranno i medici per fare fallire tutto?
Non lo sappiamo.
Di certo i precedenti non depongono a favore e il sapore elettoralistico a quattro giorni dal voto c’è tutto. Potevano farlo prima se volevano essere credibili.
Comunque sia Bonaccini si è schiodato dal suo arrocco e si prende la responsabilità dell’iniziativa.
Sappia, lui e chiunque vincerà le elezioni, che le Cicogne non voleranno via, e continueranno con la stessa fermezza di sempre a richiamare al proprio dovere istituzioni e partiti, affinché le donne e la montagna abbiano voce, godano dei diritti previsti per tutti i cittadini e ritornino a vivere e dar vita in piena sicurezza.
Restiamo in volo!



