Noi che misuriamo il mondo dalle piccole cose che accadono vicino a noi non riusciamo a capire le tante facce dei politici.
Bonaccini ha dato pessima prova di sé sulla vicenda punti nascita di montagna cambiando faccia per ogni occasione.
Bini, sindaco di un paese, Castelnovo ne’ Monti, che è stato privato del punto nascita da Bonaccini, lo sostiene sempre e comunque, in campagna elettorale per le regionali e ora anche per la conquista del Pd.
Eppure noi eravamo rimaste che Bini non fosse iscritto al Pd, ci chiediamo cosa c’entri un sindaco “indipendente” con l’elezione di un segretario di partito.
Qualche anno fa lo stesso Bini si stracciò le vesti contro chi di noi disse che la sua è sempre stata una carriera negli ambienti dove è la politica a decidere le cariche e che la sua lista non fosse veramente civica bensì sostenuta da compagini di partito.
Insomma, non si può pretendere che i concetti e i misteri che valgono per la religione valgano anche per i politici: uno non può stare dalla parte dei punti nascita e contemporaneamente stare con Bonaccini in ogni occasione, non può definirsi indipendente e poi fare campagna per il segretario di un partito, quantomeno interpretando tutto ciò nel ruolo di sindaco.
Ma in quel che rimane di questa società ciò non costituisce più alcuna reazione morale.
E forse, come dicevamo all’inizio, siamo noi donne della montagna ad avere una visione ristretta ed arcaica dell’etica e della vita.
