e alla fine l’Ausl partorisce il topolino…

In questi giorni si sta consumando una rissa sui banchi del consiglio regionale fra la maggioranza consiliare e i consiglieri dell’opposizione che hanno posto ai voti una mozione che impegna Bonaccini a realizzare quanto ha promesso e dichiarato già pronto due anni fa riguardo alla riapertura dei punti nascita che sempre lui aveva cancellato con un tratto di penna di facile decisionismo.

Al richiamo delle promesse spese in campagna elettorale in perfetto stile italico, i consiglieri di maggioranza hanno votato contro, poi quando hanno capito l’enormità del fatto hanno votato una contromozione ridicola che impegna Bonaccini a continuare a parlare con Speranza in un interminabile BLA BLA in stile Penelope, cercando di passare la nottata elettorale.

Ora la realtà di tutto ciò è molto semplice: l’uomo del destino che scrive libri su come lui può cambiare l’Italia, colui che é proposto da Renzi come campione del fare, non sa che pesci pigliare, non riesce a cavare un ragno dal buco perché la potente macchina amministrativa e sanitaria che lui comanda gli si rivolge contro, per incapacità e per ignavia.

Abbiamo ricevuto il piano di fattibilità che Bonaccini ha commissionato all’Ausl e che noi abbiamo richiesto con un accesso agli atti: è un’ulteriore vergogna che i dirigenti della sanità pubblica mettono in scena per boicottare le intenzioni di riaprire il punto nascita di Castelnovo.

Non uno studio di fattibilità ma la raccolta di tutti i fallimenti per argomentare l’infattibilità della riapertura, alla faccia dell’uomo della provvidenza.

Nei prossimi giorni ne daremo pubblica divulgazione.

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