Quando chiusero tutti i punti nascita in provincia (unico caso in Italia?) dissero che era per l’emergenza Covid. Ora che l’emergenza non c’è da mesi i punti nascita sono ancora chiusi, così come altri reparti attivi a ranghi ridotti. Ci voleva l’interrogazione in Regione per far dire che in realtà l”AUSL ereditata da Nicolini è carente di medici. Già lo scorso anno mancavano 23-24 anestesisti, ed oggi Mazzi dichiara di contare di assumerne 6 con il concorso di ottobre. Una situazione penosa coperta da titoli di giornale in stile italietta e da progetti edilizi come il MIRE che poco han a che fare con la sanità, che prima di tutto vive di risorse umane competenti.
La coperta del Covid non può coprire ogni cosa
