I titoli dei giornali sono sempre gli stessi, inaugurazioni di ambulanze e soldi investiti in ampliamenti di reparti e in apparecchiature mediche. Invece la realtà è sempre peggiore perché i medici specialisti sono sempre meno e alcuni passano al privato. È molto facile stabilire e ripartire spese, molto più difficile è costruire la organizzazione sanitaria e tenerla manutenuta, perché richiede lavoro sodo e continuativo oltre ad una politica indirizzata alla creazione alla formazione di nuovo personale. Il covid ha mascherato le carenze dei reparti ostetrici, il Mire anche, i dirigenti anestetizzano la popolazione con i loro annunci, ma la realtà è che non sanno quali pesci pigliare. Sanno bene chiudere e spendere, intanto i servizi vengono sospesi e mai ripristinati. È questa l’eccellenza emiliana mostrata a modello alle altre regioni?
L’eccellenza emiliana e la realtà
