Gli illusionisti della parola

Voi cosa capite da questo annuncio sul sito del Comune di Castenovo ne’ Monti a due giorni dalle elezioni?
“Spiega il Sindaco: Il protocollo è già stato anticipato al Ministero ed è frutto del dialogo che si è aperto tra la Regione e il Ministro Speranza. Di fatto c’è la possibilità estremamente concreta che entro 60 giorni, probabilmente meno visto che l’approvazione da parte del Ministero potrebbe essere più rapida, ci sia una ripresa nell’attività del punto nascite dell’Ospedale Sant’Anna.”
Beh, se avete creduto che il protocollo sia già stato fatto e spedito al Ministero vi sbagliate, deve ancora essere steso dal Comitato Scientifico della Regione e sarà poi discusso dalla futura giunta una volta insediata.
Giocare con le parole è una abilità tutta politica per la quale noi possiamo solo andare a lezione, essendo semplici donne e uomini che hanno sempre e solo vissuto di un lavoro che non aveva proprio a che fare con la politica.
Ora, in data 30/01/20 abbiamo presentato una interpellanza al Sindaco su quel che bolle in pentola ma è finita in panchina nell’ultimo Consiglio e chissà quando verrà riconvocato il prossimo per poterla discutere.
Comunque sappiamo che il semplice porre domande da fastidio, molto.
Noi però conserviamo la calma ed il punto, senza farci intimidire e neanche blandire.
Quindi riempiamo questo vuoto post-elettorale anticipando pubblicamente la nostra interpellanza perché crediamo che oggi più che mai sia importante disturbare il manovratore, per evitare di trovarci ancora una volta prese in giro con i giochi ormai fatti.

TESTO INTERPELLANZA 

Interpellanza al Sindaco di Castelnovo ne’ Monti

Premesso che la Lista civica Castelnovo ne’ Cuori è diretta espressione del Comitato Salviamo le Cicogne e che la capogruppo Nadia Vassallo è anche portavoce delle Cicogne,

premesso che questo soggetto civico fa politica rivolta ai temi della sanità e del territorio avendo come riferimento i cittadini e nel farlo ha sempre agito in modo indipendente dai partiti e dalle amministrazioni locali e delle aziende pubbliche, raccogliendo un alto tasso di contrapposizione da parte del Sindaco e della Regione,

premesso che senza la nostra determinazione il tema punto nascita e anche l’ospedale nel suo complesso sarebbero passati nel dimenticatoio con l’etichetta “servizio riqualificato”,

premesso che, dopo lunga ed insipiente strategia dilatoria, il Presidente della Regione Emilia Romagna Bonaccini tornava sui suoi passi affermando che prendeva l’iniziativa di riaprire i punti nascita dell’Appennino da lui chiusi, oltre a quello chiuso dal precedente Presidente Errani, smettendo di attendere la revisione dei parametri,

premesso che ha individuato in un protocollo sperimentale la soluzione di un problema anche se non abbiamo capito cosa ci sia da sperimentare visto che è già nero su bianco come deve essere organizzato e che tipo di parti deve gestire un punto nascita con meno di 500 parti all’anno,

premesso che la legge già prevede la deroga al limite numerico dei parti per i punti nascita in aree orogeograficamente difficili e che basterebbe rivedere la classificazione orogeografica non riconosciuta dal Ministero a causa dei dati fuorvianti inviati dalla Regione

tutto ciò premesso e omettendo per carità di patria tutte le argomentazioni prodotte in cinque anni di lotta delle Cicogne in una terra che si vanta essere emancipata grazie alle lotte della popolazione ma che qui ha trovato l’isolamento omertoso degno di altre terre

chiediamo al Sindaco cosa ne pensa nel merito di informarci sul Protocollo Sperimentale dicendoci:

● Chi l’ha redatto? Chi l’ha visto? Chi l’ha approvato? Cosa dice? Ha tenuto conto degli standard richiesti o ha scritto due cose tanto per poi farsele bocciare a Roma?

● Le risorse professionali, il personale e le dotazioni dove verranno prese? Quando? Come saranno organizzate?

● Cos’è questa storia dell’adesione volontaria delle partorienti? Si chiede loro di essere cavie umane di un esperimento? Si vuole spaventare e quindi allontanare il possibile bacino delle partorienti? Ci si vuole deresponsabilizzare lasciando il cerino in mano a mamme?

● Chi seguirà questa sperimentazione? Quanto saranno trasparenti i dati? Quanto sarà possibile intervenire?

Inoltre chiediamo al Sindaco cosa ne pensa di farci partecipare come cittadini e come medici anche noi della Lista Castelnovo ne’ Cuori – Comitato Salviamo le Cicogne alla elaborazione e al controllo del Protocollo Sperimentale e di inserirci in tutti i tavoli locali, provinciali e regionali che trattano la tematica dei punti nascita e della Sanità.

Riteniamo infatti che l’esclusione decisa dal Sindaco della nostra rappresentanza sia uno dei motivi di una diaspora insanabile poiché presuppone una proprietà privata dei temi pubblici, che noi non accetteremo mai e che se reiterata ci vedrà impegnati in una nuova fase di mobilitazione permanente coinvolgendo la cittadinanza nel presidiare la casa comunale come segno di lotta e di protesta.

Nadia Vassallo
Capogruppo Castelnovo ne’ Cuori
30/01/2020

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