Caro Carlo Boni, ora capiamo perchè ti sei personalmente offeso quando abbiamo costituito la lista Castelnovo ne’ Cuori per entrare in modo autonomo dentro il Consiglio Comunale e portare la battaglia del punto nascita anche nelle istituzioni ed amministrazioni locali. Perché nei tuoi pensieri ed in quelli del Sindaco c’era l’idea di arrivare a qualche risultato da iscrivere al Pd, dopo la vergogna cosmica di questi due anni. Se Nadia avesse accettato di entrare in lista con voi, come le è stato chiesto, tutto era per voi corretto e indiscutibile, ma come indipendente e libera è proprio un pugno nello stomaco. Ci spiace Carlo che ti presti a queste logiche di partito, settarie ed antagoniste, dove o si appartiene o si è antagonisti, nemici, pericoli, minacce. Quando ti abbiamo invitato a venire con noi al Ministero sei venuto, oggi che sei il capogruppo della lista civica del Pd ci escludi e ci accusi di essere un partito e (per questo) il male incarnato. Lo sanno tutti che non siamo un partito e che per quel che facciamo non riceviamo premi. Ci spiace molto che tu abbia pensato di mettere la tua esperienza di medico, neonatologo e pediatra al servizio “esclusivo” del tuo gruppo consigliare, facendo del problema delle donne e di una comunità un fatto personale, di partito e di soli uomini… gli stessi che il problema lo hanno generato o non lo hanno difeso con la schiena dritta di ben altri esempi nella storia di Castelnovo. Ora aspettiamo il famoso Progetto Sperimentale ed Interprovinciale inserito nella Strategia Aree Interne, lo stiamo aspettando da quando lo annunciarono Bini e l’on. Incerti l’8 giugno del 2018, pur di non sottoscrivere un appello a Bonaccini per chiedere la revisione del parere ministeriale. Vedremo se questo P.S.I.S.A.I. servirà per salvare la faccia a Bonaccini e riaprire il punto nascita ingiustamente chiuso, nonostante avesse i requisiti per ricevere la deroga. Vedremo con quale faccia quell’invenzione supererà l’intransigenza sacrale dei numeri che fino adesso sono stati usati per definire Castelnovo pericoloso e Scandiano no.
Vedremo come verrà gestito il fatto che la “Montagna del latte” possa riaprire il punto nascita di Castelnovo e non Pavullo, Borgotaro e Porretta, che non ne fanno parte. Ormai c’è da attendersi qualsiasi cosa da chi ha gestito questo scandalo sulla pelle delle donne e dei nascituri della periferia del mondo.
Carlo Boni
